L'Aquilone
   
Questo fu un glorioso periodico di cultura e letteratura aeronautica in generale, dedicato
ai giovani, con contenuti aeromodellistici. Anzi, è corretto sottolineare che fu in assoluto la prima pubblicazione
periodica italana ad avere regolarmente rilevanti contenuti aeromodellistici. Il sottotitolo fu, inizialmente,
"Giornale di Propaganda Aeronautica per la Gioventù d'Italia". Il direttore fu, praticamente dall'inizio, Gastone Martini,
il mitico "zio Falcone".
    Leggendolo oggi sembra quasi bizzarro il divario fra la parte letteraria (racconti di avventure e di guerra)
rivolta evidentemente a lettori giovanissimi, a bambini, e la parte tecnica e modellistica, contenente sí anche serie di articoli didattici
semplici,
ma sicuramente destinata - nel complesso - ad un pubblico più adulto.
    Notevole lo spazio, curato da "zio Falcone", dedicato alla posta dei lettori, dal quale emerge
la passione di Gastone Martini per il suo lavoro e l'amore per i giovani ai quali
voleva trasmettere il suo entusiasmo per l'aviazione ed il modellismo ed insegnare
quanto più possibile. Fu un grande giornalista, educatore, aeromodellista.
   
L'Aquilone fu comunque, ovviamente, anche specchio dello spirito dei tempi e quindi permeato
di nazionalismo e retorica fascista (anche allora c'era un cavaliere tuttofare, nel caso specifico un articolo lo descrivera come
pioniere dell'aviazione) e patriottica (sopratutto nel periodo bellico)
ma tutto sommato in modo ingenuo e che quindi oggi può far
sorridere con indulgente tolleranza - a mio avviso -
da parte di chiunque.
    Il primo numero uscí a giugno del 1931, a Torino, con periodicità nominale settimanale. In realtà
ne uscirono (nel 1931) solo 12 numeri. Nel 1932 la periodicità dichiarata fu mensile.
Ebbe poi, prevalentemente - ma non sempre - periodicità settimanale.
   
"L'Aquilone" si trasferí in seguito a Roma per volontà dell'allora Ten. Col. Ugo Rampelli, sponsorizzato - come si direbbe oggi - dall'Ufficio
Stampa del Ministero
dell'Aeronautica (o forse della Guerra Aerea - come si diceva allora), presso il quale la redazione ebbe, per un certo periodo,
la propria sede. In seguito ebbe un ruolo importante anche la R.U.N.A..
   
Nei primissimi anni quasi tutti gli articoli, ed in particolare quelli modellistici, non erano firmati.
Venivano usati pseudonimi, iniziali o niente del tutto. Perfino il direttore (con la redazione tutta) era anonimo!
Il primo ad avere il "coraggio" (era questo il problema? Speriamo di no) di firmare un articolo modellistico fu Guido Buratti.
    Negli anni successivi i redattori tecnici più prolifici furono gli stessi Ugo Rampelli e Gastone Martini, Paolo Nobili (coautore con lo stesso Martini di uno
dei primi manuali di aeromodellismo in Italia) spesso con gli pseudonimi "Giarella" o "giar", Giorgio Bacchelli ("l'ing. B")
sventuratamente scomparso nella Campagna di Russia, e l'ing. Fidia Piattelli
, emigrato dopo la guerra in Israele
e perito eroicamente in uno dei primi episodi di terrorismo. In seguito collaborarono i fratelli Guerri
(Mario e Alberto alias "Crivello 1" e "Crivello 2") Travagli, Tione, Tosaroni e tanti altri.
   
Nel 1943 cessarono le pubblicazioni evidentemente a causa degli eventi storici dell'anno.
   
Nel 1944 le pubblicazioni furono riprese a Milano (RSI) sotto gli auspici della U.N.A.
.
Fra il 1944
ed il 1945 ne uscirono, complessivamente, 12 numeri.
    Nel 1952 Gastone Martini ne riprese coraggiosamente, in proprio (niente R.U.N.A, nè U.N.A.), la pubblicazione
che riuscí a portare
avanti per poco più di un anno con grave discapito delle proprie finanze
.
Pochi anni dopo terminò, probabilmente sempre per motivi economici, anche la
pubblicazione di "Modellismo".
Zio Falcone finí, purtroppo, la sua vita in uno stato di disagio economico
sostenuto all'ultimo moralmente, ed in concreto, dai vecchi (M. G., G. J.) e nuovi (C. de R.) amici.
    Nell'anno 2006, marzo, Eraldo Padovano, nell'ambito del "Gruppo Modellisti" della
storica "Associazione
ex Alliavi FIAT", ha pubblicato, in un contesto totalmente "no profit", la riedizione "elettronica"
(cioè su DVD) dell'annata
1943. È solo l'inizio di un grande e meritevole progetto: la pubblicazione di tutta la
collezione de "L'Aquilone"! Credo che non sia letteralmente possibile fare a meno del piacere
di poter rileggere un'intera annata de "L'Aquilone". Perciò, per chi volesse procurarsi il DVD
del 1943 (ecco la copertina
.
), l'indirizzo
di Eraldo è:
                   
padovanoeraldo@gmail.com
    Nel 2007 sono usciti altri due splendidi DVD relativi agli anni 1942 e 1941. Sono anch'essi disponibili presso
Eraldo Padovano, oppure presso l'associazione:
                   
AexA FIAT, corso Massimo D'Azeglio 25, 10126 Torino.
   
Dall'inizo del 2009 È disponibile un nuovo CD contenente le prime tre annate (quelle torinesi): 1931, 1932, 1933.
   
Dal 2010 È disponibile un nuovo CD contenente l'annata 1937.
   
Dal 2011 È disponibile un nuovo CD contenente le annate 1944-1945 pubblicate nella Repubblica Sociale.
   
Dall'inizo del 2012 È disponibile un nuovo CD contenente l'annata 1940.
Le Copertine.
    Ecco alcune belle copertine.
   
Anno 1931 n. 8
.
   
Anno 1932 n. 1, in questa copertina sono contenute tutte le copertine del primo anno
.
   
Anno 1936 n. 1, una bella illustrazione in perfetto stile "futurista" del grande illustratore/disegnatore Alberto
Mastroianni (Parigi-1903, Roma-1974)
.
   
Anno 1940 n. 1, un modello idro ad elastico ad eliche controruotanti
.
Gli Indici.
       
   
   
Le Tavole sinottiche.
   
Ecco le famose tavole sinottiche compilate da Adriano Ghiselli
.
I Disegni.
   
    Ecco alcuni dei disegni piú interessanti comparsi ne "L'Aquilone".
   
Bellissimi sono - in particolare - quelli pubblicati negli anni 1937-1938 dall'ing, Fidia Piattelli che curò una serie di progetti denominati A.P 1, A.P. 2 ecc, di cui veniva offerto
in vendita il disegno costruttivo in eliografia tipicamente al costo di 10 o 12 lire. Dato l'elevato costo (la rivista veniva venduta a 30 centesimi)
probabilmente non hanno avuto una grande diffusione e non ne conosco uno che sia pervenuto a noi. Ciascun modello veniva descritto
con articoli nella rivista accompagnati da disegni che non intendevano però sostituire i piani costruttivi:
chi volesse oggi costruire quei modelli sulla base di quei disegni deve lavorare molto ancora di matita (o di mouse) e un pò di
fantasia.
Sono comunque un documento di notevole interesse
e ne cercherò di mettere in questa pagina il maggior numero possibile.
- il modello veleggiatore "Galliera" (1937)
Nel 1937 comparve appunto il progetto di un bell'aliante, il "Galliera", presentato da Giarella in due puntate.
Ci sono ben quattordici disegni:
disegno n. 1
,
disegno n. 2-3
,
disegno n. 4
,
disegno n. 5
,
disegno n. 6-7
,
disegno n. 8
,
disegno n. 9
,
disegno n. 10
,
disegno n. 11
,
disegno n. 12
,
disegno n. 13
,
disegno n. 14
;
e due pagine di testo:
pagina n. 1:
,
pagina n. 2:
.
- il modello veleggiatore "A.P. 1" (1937)
Ecco un gran bel aeromodello veleggiatore (2m di apertura alare) dell'ing F. Piattelli. Voleva essere all'epoca una riproduzione dell'allora famoso
Kirby Kite. Ha linee piacevoli. Non dovrebbe essere troppo difficile una costruzione "filologica",
cioè il più simile possibile a come poteva essere costruito all'epoca, impiegando quindi solo i materiali suggeriti
nel disegno!
Ecco il trittico del Kirby Kite:
,
ci sono due disegni:
disegno n. 1
,
disegno n. 2
,
ed una pagina di testo:
.
- il modello a "motore elastico" "A.P. 2" (1937)
Ecco un modello a "motore" ad elastico dell'ing. Fidia Piattelli. All'epoca era consiserato una riproduzione.
Ecco il trittico del velivolo originale, il "Bellanca Folgore", nella figura n. 1:
,
ed i cinque disegni:
figura n. 2
,
figura n. 3
,
figura n. 4
,
figura n. 5
,
figura n. 6
,
e due pagine di testo:
pagina n. 1:
,
pagina n. 2:
.
- il modello a "motore elastico" "A.P. 3" (1937)
Ancora una "riproduzione" d'epoca del Nardi "F.N. 305" un elegante biposto della nota ditta milanese.
Ecco il trittico, come sempre, un pò primitivo:
,
ed i quattro disegni:
figura n. 1
,
figura n. 2
,
figura n. 3
,
figura n. 4
,
ed una pagina di testo:
.
- il modello veleggiatore "A.P. 4" (1937)
Questo è un veleggiatore da gara di ben 3 metri di apertura alare!
Ecco il trittico, purtroppo ancora veramente primitivo, ma chi volesse costruire il modello
deve saperne fare buon uso:
,
ed i tre disegni:
figura n. 1
,
figura n. 2
,
figura n. 3
,
e due pagine di testo:
pagina n. 1:
,
pagina n. 2:
.
- il modello a "motore elastico" "A.P. 5" (1937)
Ancora una semiriproduzione ad elastico di F. Piattelli. Si ispira ad un caccia innovativo: il Koolhoven F. K. 55.
Ricostruire questo modello (apertura alare 189,2 cm) in modo filologico dovrebbe rappresentare una bella sfida
per un medellista d'oggi. Coraggio, che qualcuno si cimenti!
Ecco il trittico del F. K. 55:
,
Ci sono cinque disegni:
disegno n. 1
,
disegno n. 1bis
,
disegno n. 2
,
disegno n. 3
,
disegno n. 4
,
ed una pagina di testo:
.
- il modello veleggiatore "A.P. 6" (1937)
Ancora un modello veleggiatore, anche questa volta semiriproduzione di un aereo dalle forme bizzarre, innovative
di un aliante italiano: l'aliante "F 1" progettato dall'ing, Fabrizi.
Ecco il trittico del F. 1.:
,
Ci sono 7 disegni:
figura n. 1
,
figura n. 2
,
figura n. 3
,
figura n. 4
,
figura n. 6
,
figura n. 7
,
figura n. 8
,
e 2 pagine di testo: pagina 1
,
pagina 2
.
- il modello a "super-motore elastico" "A.P. 7" (1937)
Ancora un modello a "motore elastico", ancora una "riproduzione".
Come al solito, per cominciare, ecco il trittico:
,
Ci sono sei disegni:
disegno n. 1
,
disegno n. 2
,
disegno n. 3
,
disegno n. 4
,
disegno n. 5
,
disegno n. 6
,
e 2 pagine di testo: pagina 1
,
pagina 2
.
-
il veleggiatote "I-tina" (1941)
Un bel veleggiatore del catanese Otello Barlozzetti.
La prima tavola
,
la seconda tavola
.
I Trittici.
   
    Ecco alcuni dei trittici piú interessanti comparsi ne "L'Aquilone".
-
Il Modello Veleggiatore "EM 24" di Ennio Morandi (dal n. 21 del 1938)
.
-
Il Modello Veleggiatore "V.T. 1", molto amato dagli "old timers"
italiani per la sua linea caratteristica e simpatica (dal n. 7 del 1938);
fu un progetto di Uberto Travagli (il padre della storica
ditta "Aviominima") o meglio, una sua elaborazione di un famoso modello U.S.A.; V.T. 1 sta, come suggerito da Mario Perrone, per
Veleggiatore Travagli 1; ecco
la prima tavola,
,
la seconda
,
ed il testo
.
-
Il modello ad elastico "G.F. 3" (dal n. 14 del 1939) progettato e disegnato da G.F. ispirandosi ad un famoso
wakefield di Saccani. La tavola veniva venduta da L'Editoriale Aeronautica alla bella
cifra (per l'epoca) di lire 12.
.
Gli Articoli.
    Al di là degli articoli di propaganda, di cultura e di letteratura aeronautica ed ovviamente
di modellismo (che comunque ci proponiamo di riportare) ci sono stati ne "L'Aquilone" numerosissimi articoli di tecnica aeronautica,
che esulano però dai limiti che ci siamo imposti per questo sito, ed alcune chicche, un esempio delle quali - dedicato al volo degli insetti - non possiamo fare a meno
di riportare:
parte prima
,
parte seconda
.
Le Foto.
-
Gli uomini:
-
Dal numero 7 del 1938 uno dei padri fondatori del
movimento aeromodellistico italiano: Carlo Tione
.
-
Ancora dal numero 7 del 1938 due modellisti che cresceranno assai:
Aldo Calza e Edolo Ricchi
.
-
Sempre dal numero 7 del 1938 ancora
Aldo Calza:
.
-
Dal numero 21 del 1938 Ennio Morandi con il suo EM 24
.
-
Dal numero 31 del 1941 un altro dei padri fondatori del
movimento aeromodellistico italiano: Elvio Tosaroni
.
-
I modelli:
-
"Miss America"
.
-
"Strale ss" (1941)
.