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Il 15 Agosto 1944, un anno dopo la cessazione delle pubblicazioni a Roma (1943), appena liberata, della storica rivista "L'Aquilone",
diretta da Gastone Martini (alias "zio Falcone"),
cominciarono quelle de "L'Aquilone" a Milano, RSI, a cura della U.N.A. (Unione Nazionale Aeronautica; per ovvii motivi storico-politici
era caduta la R di Regia).
La correlazione storica è evidente.
    La rivista fu diretta da Roberto Ostali. L'Editoriale a fianco (quello del n. 1) è assai probabilmente
uscito dalla sua penna.
    Nella prima delle tre testate
che vi furono nella pur breve storia (9 numeri nel 1944 e solamente 3 nel 1945) compare la missione editoriale: "periodico per i giovani".
Con il numero 5 del
15 Ottobre 1944 la testata cambia leggermente  
 
e compare la nuova "missione" (ma era ovviamente già questa): "periodico
di propaganda aeronautica per i giovani (Aeromodellismo - Volo a Vela ecc. ...)" che permane nella terza ed ultima versione della
testata
 
 
del numero 2 del gennaio 1945.
    La periodicità è bimensile. Il numero delle pagine è assai ridotto: 8 a numero, copertine
e controcopertine comprese.
La veste tipografica, assai dimessa,
da tempi (e ben difficili) di guerra.
    La continuità con il passato è data dalla presenza fra i collaboratori di Paolo Nobili
alias "Giarella".
Il collegamento con il futuro
dal principale redattore, articolista, disegnatore, illustratore, progettista,   ... e cioè Adriano Castellani (alias Adrian, alias   ...).
    Il lato sicuramente positivo, almeno dal punto di vista di questo sito, è che la nuova rivista
fu principalmente dedicata all'aeromodellismo.
Tenuto conto del momento e sempre da un punto di vista aeromodellistico, fu quindi, comunque, una rivista discreta e con buoni contenuti tecnici.
    Ricordiamo ancora che nel 1952 Gastone Martini resuscitò ancora una volta la gloriosa testata.
Coraggiosamente ne riprese, in proprio, la pubblicazione
che, senza l'aiuto economico delle autorita aeronautiche, riuscí a portare
avanti solamente per poco più di un anno e con grave discapito delle proprie finanze
.
    Pochi anni dopo terminò, probabilmente sempre per motivi economici, anche la
pubblicazione di "Modellismo".
Zio Falcone finí, purtroppo, la sua vita in uno stato di disagio economico
sostenuto all'ultimo moralmente, ed in concreto, dai vecchi (M. G., G. J.) e nuovi (C. de R.) amici.
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