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La rivista "L'Aviazione Popolare" non fu propriamente una nuova rivista ma la continuazione de
"L'Aviazione per Tutti"
.
Prova ne sia che fin dall'inizio ebbe nella testata la dicitura
"anno II". Fu diretta, ovviamente, ancora da
Adriano Castellani che ne fu anche il principale redattore e disegnatore (spesso con lo pseudonimo Adrian e sospetto anche con altri);
scrisse anche alcuni libri, o "fascicoli",
come preferiva chiamarli lui stesso.
Fu anche
aeromodellista attivissimo. Fu poi, sopratutto, il "patron" della storica ditta "Aviomodelli" di Cremona.
    Vale la pena notare come tutte le "grandi" ditte dell'epoca abbiano avuto come fondatori dei
veri aeromodellisti: appunto Adriano Castellani-Aviomodelli (Cremona), Franco Conte-Aeropiccola (Torino), Uberto Travagli-Aviominima (Roma), Gustavo Clerici-Movo (Milano), o tecnici
aeronautici: "Aldo e Peppe"-Aeromodelli (Roma).
   
Difficile capire la differenza di linea editoriale rispetto alla rivista precedente "L'Aviazione per Tutti".
Entrambe avevano un buon contenuto aeromodellistico (fino al 50%); il resto era dedicato all'aviazione
turistico/sportiva (a vela ed a motore), alla tecnica, alla descrizione di aeroplani famosi.
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