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In quel di Cremona, nel 1945, anno non certo facile, Adriano Castellani diede vita ad una bella (anzi - per l'epoca - bellissima!)
rivista (e forse anche ad un'altra), di cui
fu direttore nonchè principale redattore e disegnatore (spesso con lo pseudonimo Adrian e sospetto anche con altri);
ovviamente molti furono i contributi aeromodellistici tratti da riviste straniere.
   
Adriano Castellani scrisse anche alcuni libri, o "fascicoli",
come preferiva chiamarli lui stesso. Fu anche
aeromodellista attivissimo. Fu poi, sopratutto, il "patron" della storica ditta "Aviomodelli" di Cremona.
    Vale la pena notare come tutte le "grandi" ditte dell'epoca abbiano avuto come fondatori dei
veri aeromodellisti: appunto Adriano Castellani-Aviomodelli (Cremona), Franco Conte-Aeropiccola (Torino), Uberto Travagli-Aviominima (Roma), Gustavo Clerici-Movo (Milano), o tecnici
aeronautici: "Aldo e Peppe"-Aeromodelli (Roma). Curioso notare (o forse no) come molti, se non tutti, i nomi citati (più tanti altri)
provenissero dal laboratorio sperimentale di aeronautica (famoso per l'innovativa galleria del vento verticale) presso
l'aeroporto militare di Guidonia.
   
Il primo numero de "L'Aviazione per Tutti"comparve nel mese di Agosto 1945, formato "album" (quasi A4), prezzo L. 35. Continuò ad uscire sicuramente per tutto il 1945
con regolare cadenza mensile e conservando il prezzo iniziale!
Nel 1946 cambiò la testata e divenne "L'Aviazione Popolare"
.
    Difficile capire la differenza della linea editoriale delle due riviste.
Entrambe avevano un buon contenuto aeromodellistico (fino al 50%); il resto era dedicato all'aviazione
turistico/sportiva (a vela ed a motore), alla tecnica, alla descrizione di aeroplani famosi.
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