Sistema Pratico:
    Giuseppe Montuschi, il padre dell'elettronica
popolare nell'editoria italiana, fondò "Sistema Pratico" nel 1953. I tempi non erano maturi, evidentemente,
per una rivista di divulgazione popolare di sola elettronica, e "Sistema Pratico" copiò un po' la linea editoriale
de "Il Sistema A" (in seguito Giuseppe Montuschi fondò un'altra famosissima rivista di elettronica popolare e kits "Nuova Elettronica",
ma è un'altra storia); nella testata viene riassunta la linea editoriale:
"IDEE E PROGETTI DI PRATICA UTILITÀ". In reltà l'elettronica fece sempre la parte del leone. Qualche anno dopo,
con maggiore ambizione,
nella testata si legge: "LA SCIENZA PER TUTTI".
    Nel 1963 la rivista passò di mano, decadde un po', e poi, nel 1969,
le pubblicazioni cessarono del tutto. Uscì mensilmente con regolarità.
    Gli articoli di modellismo ed aeromodellismo furono - nel complesso - abbastanza numerosi, specie in alcuni periodi, ma, come spesso in questo
tipo di riviste,
assai eterogenei e di varia qualità. Alcuni articoli, infatti, furono scritti da validi e noti aeromodellisti; altri -
ovviamente anonimi - sembrano messi lì tanto per riempire il fascicolo del mese.
Le Copertine.
    Ecco alcune delle (belle) copertine con soggetto aeromodellistico.
- Anno I, numero 4, Dicembre 1953
.
- Anno II, numero 4, Aprile 1954
.
- Anno III, numero 2, Febbraio 1955
.
- Anno V, numero 3, Marzo 1957
.
- Anno VIII, numero 11, Novembre 1960
.
Gli Articoli.
- Dal numero 3, Anno I, Novembre 1953 ecco - grazie a Mario Paracchini - un articolo esemplare, di come a quei tempi fosse intesa la
popolarizzazione dell'aeromodellismo da parte di riviste come "Sistema Pratico". L'articolo era dedicato alla descrizione di
"un piccolo modello ad elastico": "La Folgore"
,
,
.
- Dal numero 11, anno II, Novembre 1954, lo "Champion", un modello veleggiatore di autore anonimo come firma,
ma presente in immagine.
L'articolo, questa volta è assai stringato, ma c'è tutto quello che ci deve essere; il disegno, piuttosto,
è alquanto incompleto
.
- Dal numero 2, anno IV, Febbraio 1956, la "Libellula", un semplicissimo motomodello.
L'articolo, anche questa volta, è assai stringato, ma - ancora - c'è tutto quello che ci deve essere
;
il trittico è semplicissimo ma, comunque, completo
.
- Dal numero 11, anno V, Novembre 1957, il motomodello "Primato", formula junior,
dell'ing. Giampaolo Cioni. Ecco l'articolo
;
ed il disegno
.
I Disegni.
- Dal numero 4, anno I, Dicembre 1953, un semplice modello a volo libero con motore Jetex; è una semi
riproduzione del MIG 15. Infatti nella copertina dello stesso numero (vedi sopra) c'e' una
illustrazione un po' naif, un po' di fantasia ma, a parere mio, comunque bella.
.
- Dal numero 5, anno III, Maggio 1955, una riproduzione VVC; nel disegno ultrasemplice
(per chi voleva costruire il modello c'era da fare anche molto lavoro progettuale)
è mostrata la siluette di un motore spark
!
Il disegno è, modellisticamente parlando, quasi inutile, ma è - tuttosommato - simpatico
e serve per farsi un'idea corretta
di come erano le pubblicazioni
del genere e dell'epoca. Il disegno in realtà è tratto da un articolo più completo del n. 10 del 1948 di "Air Trails".
Si trattava di una "mini" riproduzione (17 pollici di apertura alare) del Martin AM-1 Mauler. L'articolo (di "Air Trails")
aveva una firma illustre: Walter Musciano.
- Dal numero 11, anno III, Novembre 1955, un motomodello a volo libero per motori da 1cc:
"Il Gabbiano"
.
- Dal numero 2, anno V, Febbraio 1957, un "veleggiatore catapultato",
cioè un po' più di un balsetta e niente male nel suo genere:
"L' Albatross"
.
- Dal numero 3, anno V, Marzo 1957, una semiriproduzione VVC, per motore da 2.5 cc,
del "Midget Mustang"
.
- Dal numero 4, anno V, Aprile 1957, un semplice (ma è il 1957!) modello radiocomandato ad ala alta:
lo "RC-3" di Giampaolo Cioni
; ed ecco le centine
.
- Dal numero 5, anno V, Maggio 1957, un modello acrobatico VVC ma con motore pulsogetto
.
- Dal numero 6, anno V, Giugno 1957, un motomodello da gara "Senior", il "Pasquale".
Un serio progetto, ma sempre molto sempice (evidentemente la semplicità faceva parte della
linea editoriale aeromodellistica della rivista) di Giampaolo Cioni
;
ed ecco le centine
.
- Dal numero 7, anno V, Luglio 1957, un modello acrobatico VVC di Luigi Patuelli il
"Pape Satan"
.
- Dal numero 5, anno VI, Maggio 1958, ancora un modello acrobatico VVC, il "Rancher"
, ecco le centine
,
- Dal numero 8, anno VII, Agosto 1959, un modello combat VVC, il "Pape Satan II", di
Paolo Dapporto
.
Le Fotografie.