Rassegna Tecnica di Aeromodellismo:

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    Quasi tutti i "Bollettini" sono comparsi per promuovere e difendere, spesso anche legittimamente, gli interessi, quasi sempre però di parte, di associazioni modellistiche sportive. Il problema - ridotto all'osso - fu la spartizione dei fondi, da sempre miserabili, erogati dagli organi ufficiali centrali e la formazione della squadra italiana per la partecipazione (sempre miserabilmente rimborsata) ai campionati mondiali ed alle gare internazionali di prestigio. Spesso vi furono collisioni di interessi diversi con articoli di fuoco sui bollettini ed anche sulle riviste piu "neutrali". È questa una storia che conosco poco e che - come aeromodellista della domenica - non mi ha mai interessato, né mai mi interessarà più di tanto. Non la so bene, né la voglio raccontare. Fine.
    Anche la "Rassegna Tecnica" non ha fatto eccezione. Fu l'organo ufficiale, appunto, di una associazione di gruppi sportivi: l'USAL (Unione Sportiva Aeromodellisti Lombardi). Adolfo Peracchi, fra una gara di Team-Racer e un'altra, ne fu il "redattore". Essendo una rivista distribuita gratuitamente ai soci USAL non vi era bisogno di un direttore responsabile, e Peracchi ebbe questo "vezzo" di farsi chiamare redattore e non direttore.
    Fu comunque anche e sopratutto una vera rivista di aeromodellismo, se non proprio nella veste tipografica, nel contenuto ricco di articoli tecnici interessanti e di validi progetti; molti furono anche i disegni (è un mio pallino, altrimenti non l'avrei definita vera rivista). Il primo numero uscì a Milano all'inizio del 1975. La periodicità fu bimestrale. Il numero di pagine, purtroppo, non fu cospicuo. Ebbe come collaboratori quasi tutti i più validi (e non pochi!) aeromodellisti lombardi dell'epoca (ed alcuni di sempre) e qualche altro da regioni limitrofe.
    La "Rassegna" non esce più da tempo; non so quando siano cessate le pubblicazioni.


Le Copertine.
    Ecco due belle copertine entrambe del 1975. Nella prima il grande Luciano Compostella - il pilasto dell'acrobazia italiana VVC (o VCC?) di tutti i tempi - qui premiato come Campione d'Europa 1975.



Gli Articoli.
    Ecco un bell'articolo di Gian Luigi della Torre su di un aliante d'epoca e la relativa splendida tavola .