|
|
|
    "Rassegna di Modellismo" è nata per iniziativa di quattro esponenti dell'aeromodellismo, prima sportivo e poi industriale-commerciale:
Adriano Castellani, Gustavo Clerici, Franco Conte e Jaures Garofali,
i quali, a seguito della cessazione delle pubblicazioni di Modellismo, vollero dar vita ad una nuova rivista,
costituendo appositamente la società S.E.M.I. (Società Edizioni Modellistiche Italiana); la direzione della nuova rivista fu affidata a Loris Kanneworff e
la redazione si situò quindi a Roma.
   
"Rassegna di Modellismo"fu insieme
a "Il Giornale dell'Aeromodellista", per alcuni anni, dopo la cessazione di "Modellismo" e la breve parentesi di "Aeromodelli", la rivista dei modellisti
Italiani. Il primo numero uscì nel luglio del 1956. La periodicità fu mensile. Fu anch'essa una rivista dedicata a tutti i settori del modellismo
ma con una prevalenza dell'aeromodellismo. Ebbe grandi collaboratori, in gran parte
ereditati da "Modellismo"
(alcuni dei quali ancora in attività !); oltre a Loris Kanneworff: Mario Gialanella, Giuseppe Ciampella, Luigi Bovo,
Renzo Grandesso, ecc. ecc. Memorabili sono, a parer mio, le due serie di articoli dedicati ai
modelli VVC velocità: quella "teorica" dell'ing. Luigi Bovo, e quella "costruttiva" di Renzo
Grandesso.
La periodicità della rivista fu mensile.
    Ecco l'editoriale del primo numero assai probabilmente ispirato dai soci fondatori
.
    Ecco l'editoriale del secondo numero dello stesso Kanneworff
.
    Ecco l'indice ed il colophon ancora del primo numero
.
    Ed ecco l'invito alla posta del lettore, firmato da "crivello"
,
alias Mario Guerri, in perfetto stile
"Gastone Martini"!
    Anche a "Rassegna di Modellismo" dal numero 28 furono accluse delle
bellissime tavole. Di seguito l'elenco completo.
    Verso il numero 20, la proprietà, pensando di incrementare la diffusione, decise di trasferire la
direzione a Milano e Kanneworff
(che non esercitava a tempo pieno la professione di giornalista) passò la mano a Flaviano Fermi.
A Roma rimase una redazione (con Kanneworff caporedattore).
La gestione di Fermi continuò bene: ottima rivista ma diffusione non adeguata alle aspettative (come quella di Kanneworff) e,
solo pochi anni dopo,
con il numero 52 anche Fermi passò la mano.
La casa editrice S.E.M.I chiuse.
Dal numero 53 la rivista fu presa in carico dalla casa editrice Edisport.
Il nuovo direttore responsabile fu una vecchia conoscenza: Gino Magnani, già redattore
de "L'Ala d'Italia" e giornalista professionista (anche F. Fermi aveva un'altra attività).
Loris Kanneworff ne divenne condirettore.
La rivista continuò ad uscire splendidamente per qualche anno ma, nel mese di dicembre 1964
con il numero 93 cessò le pubblicazioni, probabilmente per problemi economici, legati sempre ad un insoddisfacente livello delle vendite.
Peccato! Fu sempre una bella rivista.
    Subito dopo, senza soluzione di continuità, uscì
la "Rivista di Modellismo e Giocattolo Tecnico Scientifico" che può considerarsi a tutti gli effetti la continuazione di
"Rassegna di Modellismo"
.
|