La Scienza Illustrata:
    "La Scienza Illustrata" iniziò le sue pubblicazioni a Roma a partire dal 1949, direttore Luciano De Feo.
Nel 1954 è già localizzata a Milano; il direttore responsabile divenne Massimo Casolaro.
   
Lo spazio dedicato all'aeromodellismo non fu trascurabile nè poco interessante; ecco infatti una incredibile serie di grandi firme
(gli articoli, purtroppo modellati più sul lettore tipico e sul progetto editoriale della rivista che sull'autorevolezza degli autori, non furono sempre altrettanto grandi).
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Febbraio 1950, Walter Musciano
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Giugno e Luglio 1950, Paolo Vittori
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Aprile 1951, Gustavo Clerici
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Settembre 1951, Uberto Travagli
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Giugno 1954, Adriano Castellani
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Agosto 1955, Franco Conte
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Settembre 1956, Edgardo Sadorin
   
In definitiva fu, per quel poco che ho potuto vedere, un'ottima rivista di divulgazione popolare
tecnico scientica (più tecnico che scientifica, malgrado il titolo) e di livello sicuramente assai superiore
a quanto la sua ingenua e tuttosommato assai naive sottotestata: "Il Giornale delle Meraviglie",
potrebbe lasciar supporre. Sicuramente il mio giudizio è favorevolmente influenzato dal non piccolo spazio,
almeno rispetto a riviste similari, dedicato
al modellismo ed all'aeromodellismo in particolare.
 
   
Gli Articoli.
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Nel numero di Giugno 1950 c'è un bell'articolo di Paolo Vittori che descrive essenzialmente
l'aeromodellismo amatoriale. Riportiamo solo la prima pagina:
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Nel numero di Luglio 1950 l'articolo, ancora di Paolo Vittori (allora giovanissimo) -
che descrive il motomodello per volo libero "Il Gabbiano" -
è esemplare. Lo vogliamo riportare per intero come omaggio ad un grande che non c'è più:
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Nel numero di Agosto 1950 un articolo di Sergio Montanari che descrive un "modellino" ad elastico
per principianti. Anche questo articolo - nel suo genere - è esemplare e ci piace riportarlo per intero
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Nel numero di Aprile 1951 un articolo di Gustavo Clerici introduce l'uso dei motori Jetex; riportiamo solo la
testata:
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Nel numero di Settembre 1951 c'è un bell'articolo di Uberto Travagli dedicato ad un veleggiatore per
principianti: il "Settebello"; riportiamo solo la testata dell'articolo
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la bella tavola
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alcuni dettagli costruttivi
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La tavola è firmata Giampiero Janni. Il progetto, assai probabilmente, come ricorda Ninetto Ridenti, non è di
Uberto Travagli ma
di Vittorio Bernacca così come quello del "Briscola"; le scatole di montaggio di entrambi i modelli erano in
vendita, all'epoca, presso la ditta "Aviominima"
di Roma di proprietà, appunto, di Uberto Travagli.
Ecco, infatti, la relativa pubblicità commerciale inserita a pag. 78 del medesimo fascicolo
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Nell'indice del numero di Settembre 1956, la cui bella copertina è sopra riportata, dietro la semplice voce:
"Modellismo, a cura di Battista Frare", ci sono ben 9 pagine dedicate al modellismo ed,
in gran parte, all'aeromodellismo contenenti numerosi ed interessanti articoli.
Il primo è un bell'articolo di due pagine e belle foto per presentare gli, allora, imminenti
Campionati Mondiali di Aeromodellismo che si sarebbero tenuti a Settembre a Firenze.
Dopo tre articoli modellistici ma non aeromodellistici ve ne è uno dedicato
alla cronaca della Coppa Sperandini.
Infine il pezzo forte: un bel modello di Edgardo Sadorin: il "Tordella", con tavola, articolo ed intervista
all'autore; ecco sia la tavola
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ché l'articolo con la descrizione del modello e l'intervista
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I Disegni.
- Dal numero del mese di Febbraio 1950 un tipico disegno VVC di
Walter Musciano: un classico biplano Curtiss; modello piccolo
rispetto alla ipermororizzazione
e pesante. I modelli di Musciano sono quasi una categoria a sé stante; potrebbero essere identificati in una formula
del tipo: "riproduzioni velocità VVC"
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- Dal numero del mese di Maggio 1950 un vero modello VVC velocità. Il motore sembra un Dooling .61 spark. Il modello
assomiglia vagamente allo "Speed Wagon"
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- Dal numero del mese di Giugno 1954 una riproduzione VVC di Adriano Castellani: l'arcinoto "Macchino"
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- Dal numero del mese di Agosto 1955 un tipico elastico dell'epoca di Franco Conte: il "Siluette":
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